Ispirata alla tomba di Nureyev
progettata da Ezio Frigerio
che ne racconta la genesi in un video
installazione di Notturno Studio
di Barbara Petrecca
con Clara Chiesa
A poca distanza da Parigi, nel Cimitero ortodosso di Nostra Signora dell’Assunzione (Sainte-Geneviève-des-Bois) si trova la tomba di Rudol’f Chametovič Nureev (o Nureyev). La tomba è un vero capolavoro progettato da Ezio Frigerio e realizzato materialmente dallo Studio Akomena di Ravenna con un mosaico che raffigura realisticamente un kilim kazako (un tappeto di grande pregio che viene tessuto come un arazzo, e che il geniale artista russo amava particolarmente) adagiato a conservarne le spoglie. La bara del ballerino si trova sotto al livello della terra, ma la perfezione delle pieghe del tappeto suggerisce che invece si trovi fuori, posizionata sul terreno. L’opera è composta da migliaia di tessere che mostrano 20 tonalità di rosso e ben 10 tonalità in oro, oltre a diversi altri colori fra i quali dominano altre molteplici tonalità di blu. La scultura, che è fredda come il marmo che ricopre, crea l’illusione mentale di esser composta di un tessuto caldo quando invece è, in effetti, soltanto un’opera in pietra.